Tidore a Montaldo: “Prima gli interessi della collettività”

Marcello Tidore, Direttore Generale della ASL, replica al Presidente dell’Ordine dei medici: “messaggio ai giovani sbagliato, gli interessi della collettività devono essere messi davanti a quelli personali”.

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Data:
17 Ottobre, 2022

Marcello Tidore Direttore generale asl cagliari

“Oggi più che mai, in questo momento storico, i bisogni della comunità devono essere messi davanti agli interessi dei singoli. Non è difficile immaginare che fine farà, non solo la sanità, ma la nostra società in generale, se anche chi rappresenta i medici si schiera in favore degli interessi individuali. Nessuno è esente da responsabilità, nessuno può pensare di non essere responsabile se non sarà più possibile assistere le persone, non solo nelle zone disagiate ma anche nei grandi centri”, lo dichiara il direttore generale della Asl 8, Marcello Tidore, in risposta alle critiche sollevate dal presidente dell’Ordine dei medici di Cagliari all’appello lanciato ai medici dallo stesso direttore.
“Speravo – prosegue Tidore – che il massimo rappresentante dei medici si adoperasse per convincere i giovani a impegnarsi per la collettività, per le persone più deboli, per chi ha più bisogno, non certo per chi sceglie la visione dei singoli interessi, di cui nessuno, per altro, ha mai messo in discussione la legittimità. Il presidente Montaldo è un ottimo professionista e un gran lavoratore, ma se proprio lui si arrampica a cercare giustificazioni a comportamenti ingiustificabili, vuol dire che il problema è più grande di quello che pensavamo”.
“Gli stessi problemi che riscontriamo sull’assistenza primaria li viviamo anche in molti ospedali dei centri urbani. Solo Cagliari e Sassari sono considerati centri appetibili dai nuovi operatori. Quindi, con convinzione, oggi mi sento in dovere, da rappresentante delle istituzioni, di lanciare due appelli: il primo ai rappresentanti dei medici perché ci aiutino a coinvolgere i giovani e a stimolarli ad accettare incarichi anche in situazioni disagiate; il secondo alla popolazione, affinché si mantenga forte il principio che la nostra società può reggersi solo se tutti facciamo qualcosa per gli altri senza guardare sempre e solo al proprio orticello”.
“Al dottor Montaldo dico che la sua ricetta generale non convincerà nessuno e sono certo che lui ne sia consapevole. I piccoli centri hanno la stessa dignità degli altri, gli ambulatori sono ordinati e puliti così come le realtà urbane che, rassicuro il presidente, non sono popolate da persona brutte e cattive, e questo lo dica ai propri iscritti. Anche in quelle zone la popolazione ha diritto a essere assistita. La preghiera che rivolgo al presidente dell’Ordine è di adoperarsi per costruire, non per giustificare comportamenti ingiustificabili. Il nostro unico obiettivo deve essere quello di curare i cittadini. Difendere, come ha fatto, l’ideale dell’interesse personale non può che andare a scapito del bene comune e decreterà la fine della possibilità di vivere nei piccoli centri lontani da Cagliari e Sassari. Questo lavoro silenzioso e faticoso che portiamo avanti insieme ai sindaci spero non sia distrutto da dichiarazioni figlie di logiche che nessun sardo dovrebbe condividere e aggiungo perché veramente provato, neppure pensare”, conclude il direttore generale della Asl 8.

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Ultimo aggiornamento

17 Ottobre, 2022